^Back To Top

poetandosenzaregole

  • slide1
  • slide2
  • slide3
  • slide4
  • slide5
  • slide6
  • slide7
  • slide8
  • slide9
  • slide10
images19.jpg

link web

Utenti
73614
Articoli
139
Web Links
2
Visite agli articoli
465795

Abbiamo 2 visitatori e nessun utente online

Cerca

isabelle maite


Isabelle Maite

L'altro versante dell'est
Se fosse la mia mente, assente dalle novelle senza fine
avrei gli occhi sgualciti di morte
se fosse stato il vento ad arrugginire sulla bocca di lupo
che mi da respiro, avrei la gola piena di catrame
ma ho lo zucchero sul palato e un abito con centomila sottane
per ogni secolo da passare sotto il tuo cielo a stagioni
è solo che non sono pronta - al nulla - c'è ancora un silenzio
schematico disposto a quadri nella stanza che non mi fa parlare.
(Se fosse anche solo una sosta - sarebbe un divieto -
e non sarei qui a sfilare chiodi dal tempo e
spiegare al volo aquiloni dalla coda azzurra)

Isabelle Maite

Mi manca ascoltarmi
sfiorare tutti i miei desideri
guardarmi dal finestrino di un autobus
con la faccia bianca e il naso rosso, tra il cappello
e la sciarpa, fra un tramonto che cade e una mattina
che si alza, in mezzo a tutte queste cose che vanno
e non tornano.
Mi manca qualcuno che mi annusi i capelli
e li accarezzi, dopo il bagno al cocco
mi manca contare i respiri che ci vogliono
per arrivare dal divano al portone di casa
essere come il nulla, che fa parte
di ogni cosa, come il tempo che ci vuole
alla mia chiave
per chiudere la serratura a doppio giro
- un'eternità-
e quando arrivo dove inizia il silenzio, dove
si impastano le mani e si smagliano le calze
si sta solo avvicinando l'ora di andare

Isabelle Maite

Le sensazioni abitano i luoghi
in un respiro può entrare di tutto
e mi piacerebbe scoprire
le spalle, la bocca
con la morbidezza delle labbra sorprendere
le curve calde e scivolose della tua trasgressione
la risalita di due colline e la discesa nella valle speziata, per poi
affondare nell'entroterra dei tuoi sensi, nel sottosuolo
dei miei sogni, nell'inferno di sale sprigionato
dai corpi, fino a soffocare il respiro
nell'ultimo tuo gemito
di madreperla bianco.

Isabelle Maite

E si sventolano le code di paglia
su un'aria tesa che sa di acquatico
sul bianco sporco dove si poggiano le dita
per afferrare raggi di sole
impronte di niente sugli anni della mia schiena
trecce di anime in battaglia, come vertebre sporgenti
a bordo pagina, pensieri sommergibili in putrefazione
che non sanno risalire.
Confondo scene appena vissute col ricordo, e ogni cosa
che accade è un deja vu che si ripete; un presente
che mi appesantisce la mente.

Isabelle Maite

Le sensazioni abitano i luoghi
in un respiro può entrare di tutto
e mi piacerebbe scoprire
le spalle, la bocca
con la morbidezza delle labbra sorprendere
le curve calde e scivolose della tua trasgressione
la risalita di due colline e la discesa
nella valle speziata, per poi
affondare nell'entroterra dei tuoi sensi, nel sottosuolo
dei miei sogni, nell'inferno di sale sprigionato
dai corpi, fino a soffocare il respiro
nell'ultimo tuo gemito
di madreperla bianco.

Isabelle Maite

Lovejoy
Il boato del mare conteneva tutti gli istanti che
non avevo vissuto da qui ad otto milioni di anni.
Seduta su una poltrona di sabbia mandavo in scena
i miei sogni, ed il palco, era sugli occhi.
Dopo aver mangiato tutte le espressioni, fosse stato
certo il digiuno, mi sarei fatta risucchiare dai
tagli a quarti di luna, ma le stagioni dei giochi
devono ancora iniziare a diseducare
l'ombra morbida della mia stella marina.

Isabelle Maite

Quando non c’è più alcun senso
si perdono anche i posti dove stare.
La poesia scompare, oltre le montagne
e torna la scienza del 2+2, le posizioni algebriche
delle mie braccia sulle tue, delle gambe aperte ad angolo su una favola
che cala fitta, come la nebbia che mi entra in gola questa notte.
Non c’è nessuna bestia dentro, è solo il lato oscuro della Luna
che continua a gemere sotto le coperte d’argilla.
Perdersi
tra uno zero e un infinito, perdersi nei tuoi occhi d’oasi
e non sapere di essere
al centro delle tue pupille.

Isabelle Maite

Il silenzio, fra noi
è sempre stato importante
di un rosso violento che a guardarlo
si arrivava dritti alla fine del giorno.
C'erano le ore a stanze, le lampade a petrolio
appese come stelle, e le parole
che non c'erano, penetravano il piacere
da una dimensione all'altra, come oggi pomeriggio
che ho viaggiato tantissimo e quel rosso, adesso
mi invade il viso, le guance e il mare di occasioni
che sembra stiano per colare, deliziose
dalla tua bocca.

Isabelle Maite

Il sapore del sangue che mi riempie la gola
gli occhi, le mani, un gesto denso di calore
come tutte le parole che non so trovare; ascoltale
Amore, ascoltami : ci sono giorni dove mi cade il cielo addosso
tutto il rossore di un tramonto che fatica a sbiadire
e mi resta nell'ombra degli occhi, sulla nebbia
di questa notte troppo fonda, nello specchio
d'acqua di questo silenzio, incastrato
come l'amore, fra le distanze d'attesa e
le frenetiche vibrazioni del corpo -
Potrebbe bastarmi un respiro, potrebbe bastarmi
come una goccia che cade.

Isabelle Maite

Tutto il peso del mondo
che mi esplode nei timpani
tutta la tristezza esistente
mi schiaccia sul pavimento
e alle sette meno un quarto
sfonda le porte l'atmosfera di Dicembre
che mi anticipa Febbraio.
con le lucine da montare, i maglioni e le calze.
Chiudo gli occhi e ti accarezzo il volto
concentrandomi sulle distanze, stringo
il silenzio, il bianco, mentre tutto il cielo si flette
ed entra, nei raggi d'aria e luce, attraverso i buchi delle finestre.
Corpuscoli che non hanno direzione
girano girano e non si fermano
mai -

Isabelle Maite

Il silenzio nel silenzio, il buio nel buio.
E' tutto finito eppure continuo a portarmi le mani alla bocca e sulle dita, riesco a succhiare l'armonia raddensata, come polline lungo i ciglioni, la stessa armonia che mi resta sui capelli, come rugiada, ogni volta che mi passi accanto-
Ma. E' tutto finito, come in quelle novelle che sei solo a metà-
e resto - silenzio nel silenzio - buio nel buio - a succhiarmi poesia dai polpastrelli e raschiare amore da sotto le unghie.
E non è più da meravigliarsi se domani mattina mi sveglierai con un suono, con un solco di luce e calore, come avessi un'alba da far nascere in mezzo alle gambe.
E' tutto finito, mentre continuiamo ad andare avanti-e io ti guardo-nel nulla- come in ogni bianco-vuoto pieno di te.

Isabelle Maite

Fare una passeggiata tra chicchi di lavanda, lasciarmi come neve che cade
su un pavimento celeste, sciogliermi sulle mani che si allungano e scoprire che a pronunciare il silenzio, in segreto dentro la bocca, si potrebbe aprire una carica di salvezza.
Vorrei essere il nulla, inespressa come un fondo vuoto, raddrizzare ogni parola che ho messo in ginocchio, farle riassorbire dal loro significato originale evitando gli obiettivi, come un fantasma che vive e nell'estensione di una nostalgia cerca di farsi sentire.
Può esserci un tratto d'aria difficile da intercettare, ma in quel momento è possibile afferrare il cielo, scoprirlo e vedere cosa c'è sotto.
Tutto il senso di un granello di sabbia, la memoria delle stagioni, questa forte voglia di affondare, disorientata, sull'altopiano della Sua anima..

Isabelle Maite

Mi penetra la notte
a gocce d'inchiostro nero
sui palmi accesi delle mani, nelle ossa, dietro alle labbra carnose aperte sul pericolo d'infinito.
Un corridoio stretto e lungo quanto tutto il bianco del piacere -
in uno sbadiglio lento e distratto che ha sollevato il selvatico, mi ha penetrato la notte.

 



 

 



CookiesAccept

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Module - Facebook Comments By Internet Partner

Copyright © 2013. SoSassy  Rights Reserved.