Giuseppe Biondino
Trilussa...nel Salento
(Mentre segava un arbero d'olivo
un taglialegna intese sto discorso:
-un giorno forse, proverai un rimorso
de trattamme così senza motivo.
perchè me levi da la terra mia?
ciavressi, gnente, il barbaro coraggio
de famme massacrà come quer faggio
che venne trasformato in scrivania?
-Invece,- rispose er taglialegna-
un celebre scultore de cartello
che lavora de sgurbia e de scarpello,
te prepara una fine assai più degna.
Fra poco verrai messo sull'altare,
te porteranno in giro in processione,
insomma sarai santo e a l'occasione
farai quanti miracoli te pare.-
L'albero disse:- Te ringrazio tanto:
ma il carico d'olive che ciò addosso
nun te pare un miracolo più grosso
de tutti quelli che farei da santo?
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Appena j'ebbe dette ste parole
s'intravvide una luce a l'improvviso:
un raggio d'oro: Iddio dar paradiso
benediceva l'Albero cor Sole.)
Quel che resta di te
(da Un cigno di nome Anna)
luisa22949.blogspot.com
Eccoli gli amati puttini! Quelli originali sono andati in frantumi molti anni fa, a conclusione di un litigio furibondo, determinando la fine della tua storia. Travagliata e tormentata.
Una favola cominciata a distoglierti dai tormenti di una guerra devastante, da cinque anni di campo di concentramento. Il tuo principe azzurro, si era presentato a salvarti dalle angosce di un matrimonio andato in briciole, insieme alla tua dignità.
Per anni pareva essere il tuo sole, colui che ti aveva ridato la vita. Maturando il tuo modo di essere, raffinandolo. Trasformata come in "May fair Lady" in una principessa.
Una favola costruita sulla menzogna, sulla falsità fomentate dalla presunzione e dall'arroganza di un uomo, convinto di potere tutto. Trattandoti come un giocattolo, per poi tradirti e perdersi dietro alle gonne di altre signore di generosa mentalità. E tu? Sempre più sola, alla ricerca di un appiglio che desse un senso alla tua vita.
Questi li conservo gelosamente nella vetrinetta della sala. Mi parlano di te, delle tue lotte, ma sono lì a ricordarmi quanto, nonostante l'apparente fragilità, sei riuscita a superare, lottando.
La vita che non ti aspetti
Incipit
Succede, quando si raggiungono gli obiettivi prefissati. Ci si sente al
culmine delle aspettative: vincenti. Gli avvenimenti appaiono positivi, i
progetti si amplificano.
Si ha la netta sensazione che la vita ci sorrida. Invece, proprio al
momento di godere i benefici della gratificazione, avviene qualcosa di
inaspettato e i sogni prendono una strada tortuosa, imprevista.
Sembra sia avvenuta una catastrofe e, incapaci di accettare di perdere la
tranquillità acquisita, di cambiare prospettiva in positivo, si teme di fare
un passo indietro.
Saper condividere serenamente ogni evento nuovo imparando a gestire
gli imprevisti decisi da “Chi” è al di sopra delle nostre potenzialità.
Sdrammatizzare, ironizzare sulle circostanze più traumatiche, è la
chiave vera.
Perché, in fondo, così è la vita.
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Il mio cuore ho appeso ,
ed e' li che lo lascio ,
cosa me ne faccio
di un cuore che ormai
non batte più,
il mio cuore ho appeso ,
mentre l'anima
aspetta la luce ,
il mio cuore aspetta
il suo battito!
© Susan Randall